consonante affricata sorda alveolare
Come la z dell'italiano marzo, in tutte le posizioni, tranne che fra vocali (-> zz).
Esempi dal vicentino rustico:
zata (zampa it.),
zélega (passero it.)
zeola, zéola (cipolla it.)
e del vittoriese:
marz (marzo it.)
palàz (palazzo it.)
pez (abete rosso it.)
Alcuni trascrittori hanno scelto il segno ç, che fin dal Duecento indicava la zeta tanto sorda che sonora (ça valeva sia per 'già', sia per 'qua), graficamente spiegata come un digramma composto di c e di una piccola z sottoposta (donde il nome spagnolo di cedilla 'piccola (-illa) zeta (zeda)').
Questo suono è in continuo arretramento, perché è sostituito sempre più - per un fenomeno già segnalato dal Boerio agli inizi dell'Ottocento - da s sorda. Resiste ancora nelle aree periferiche.