consonante aspirata sorda postvelare
Il suono, noto agli Italiani soprattutto grazie alla pronuncia di -c- tra vocali dei Toscani (la hasa), diventato uno stereotipo, si sente nel feltrino rustico, anch'esso riprodotto oramai a livello di stereotipo:
ahari (affari it.),
la me hémena (mia moglie it.)
de hèr (di ferro it.)
Anche in feltrino, dunque, l'aspirazione è condizionata dalla posizione fra vocali.
Il caso del feltrino è il più noto, ma non è isolato nel Veneto: l'ha conosciuto fino all'Ottocento il padovano rustico e lo conoscono tutt'ora alcune zone fra la pedemontana e la pianura, dove può essere cronologicamente preceduto da una f sostitutiva di una interdentale proveniente da una affricata, cioè, per esempio: zuca > thuca > fuca > huca (alcuni paesi all'incontro delle tre provincie di Venezia, Padova e Treviso sono detti de la huca), così come nel feltrino si osserva il procedimento dovuto egualmente a vicinanze di articolazione: formai > hormai > zhormai.