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Legenda Come intepretare i simboli usati |
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Ma che cos'è il Manuale di Grafia Veneta Unitaria? - In breve, è una pubblicazione curata dalla Giunta della Regione Veneto nel 1995 per documentare lo stato della Lingua scritta dai Veneti nel territorio (precorrendo le successive normative del Consiglio regionale) indicando i metodi appropriati di scrittura. Il documento riporta tutti i segni in uso tradizionalmente, accompagnati da relativa descrizione del valore fonetico da parte di fonti professionali e autorevoli, ed esclude al contempo gli altri usi impropri diffusisi spontaneamente. Nelle Venezie esistono da secoli grafia e letteratura necessarie e sufficienti, le quali descrivono il modo di essere delle genti venete e delle peculiarità di ognuno. Il detto "se scriva cusì come se parla" viene così riferito dagli autori ad un modus operandi rispettoso della Lingua, quindi dei suoi locutori, senza considerazione per le contingenze politico-amministrative, e senza prospettare scelte arbitrarie che svuoterebbero di significato la stessa idea di "Lingua". Tale segno esprime tale suono, così come storicamente determinato dalla Lingua stessa nel corso degli ultimi 1000 anni. L'idea di tradizione che si cerca di conservare è quella della scrittura fonetica, patrimonio veneto fin dal medioevo e ancora molto praticata; l'idea di tradizione che non si persegue è quella legata a campanilismi derivanti da considerazioni avulse alla vera Lingua, quali per esempio la tendenza molto recente (otto-novecentesca) di identificare la Lingua e il suo esclusivo metodo grafico con il veneziano scritto settecentesco, in chiave esclusivamente etimologica.